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Formula 1 Giappone: domenica 13 ottobre 2019 si correrà sullo storico circuito di Suzuka

Postato il: 11/10/2019

Domenica 13 ottobre si correrà la Formula 1 in Giappone sul circuito di Suzuka.

 

Un appuntamento storico per gli appassionati di Formula 1: dal 1987 si gareggia tutti gli anni su questo circuito, ad eccezione degli anni 2007 e 2008, quando la Formula1 del Giappone, si corse sul tracciato del Monte Fuji, sede storica del GP durante gli anni '70.

Un tracciato che in 30 anni ha visto condividere tra piloti e tifosi numerose gioie e dolori.

 

La gara di Formula 1 è minacciata dal ciclone Hagibis

Le qualifiche Formula 1 previste per sabato 12 ottobre 2019 sono state rinviate a domenica mattina (ora locale) a causa dell’imminente arrivo del ciclone Hagibis sulle coste del Giappone.

La decisione è stata resa nota da Mobilityland e la Federazione automobilistica giapponese (JAF).

Poiché si prevede pioggia anche per domenica mattina, in caso in cui le condizioni metereologiche non lo consentano, la griglia di partenza F1 sarà definita dalla seconda sessione di prove libere.

In questo periodo dell’anno è frequente che in Giappone ci sia maltempo, infatti non è la prima volta che le prove vengono rinviate.

Era già accaduto nel 2004 e nel 2010.

 

Suzuka: una gara decisiva per l’esito del mondiale

La gara di Formula 1 in Giappone è stata molte volte decisiva per l’esito del mondiale.

Per esempio, nel 1989 l’incidente tra Ayrton Senna e Alain Prost, compagni in McLaren-Honda, fu determinante per determinare la vittoria del francese.

Invece, nel 2000, Michael Schumacher festeggiò la vittoria del suo primo Mondiale in Ferrari. Diversamente, nel 2006, a causa della rottura del motore della Ferrari, il titolo fu vinto da Fernando Alonso su Renault. 

Infine, nel 2011, la gara fu decisiva per la vittoria di Sebastian Vettel con la Red Bull.

 

Ferrari: in cerca di una vittoria a Suzuka che manca dal 2004

Gli obiettivi della Ferrari, per il 17° appuntamento del Campionato, sono due.

Il primo è di vincere sul circuito giapponese dopo 15 anni: l’ultima vittoria, infatti, fu ottenuta da Schumacher nel 2004.

Il secondo, invece, è di rimandare l’ottenimento del titolo costruttori della Mercedes. Titolo che verrebbe conquistato matematicamente in caso in cui domenica guadagnasse 14 punti in più della Ferrari.

 

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